Graziano Marini

Graziano Marini

Lo spessore della leggerezza. Graziano Marini 14-21 Luglio 2018

Artista da sempre, protagonista (e curatore) di esposizioni di respiro internazionale in Italia e all’estero fin dagli anni Novanta, Graziano Marini persegue la propria ricerca artistica con la coerenza e l’entusiasmo di chi nasce per creare. La sua vera e propria militanza in questo mondo si nutre fin dagli esordi di importanti incontri con maestri dell’arte ma soprattutto del pensiero artistico contemporaneo fra i quali Vedova, Basaldella, Capogrossi, Arp, e, sopra ogni altra cosa, del legame con il genio di Dorazio, sodale e amico. La fertilità di questo ambiente e la forza della propria ispirazione conducono il giovane artista ad orientarsi in maniera decisa e concreta: da un lato a intraprendere ambiziosi progetti di salvaguardia del mestiere e dell’artigianato artistico quale la fondazione del Centro internazionale della ceramica artistica di Montesanto (1978) e da un altro a conquistare una potenza espressiva sempre più significativa, che non accetta i confini delle tecniche né delle dimensioni da cavalletto, che lancia la sua ricerca nella sperimentazione, pur senza mai lasciare la struttura profonda di un linguaggio sicuro e vigile.

La potenza di questo linguaggio risiede nella chiarezza di strutture quali le delicate ma sempre presenti geometrie di fondo, la tecnica della stratificazione cromatica che garantisce varietà, mobilità e leggerezza ad ogni passo, l’uso di cromie sempre luminose e di generosa stesura, la sapiente passione per i materiali più preziosi e più puri.

Una sperimentazione, dunque, che non è mai casuale, estemporanea né improvvisata ma che procede da intensa passione per il fare arte, sia esso con la spatola, a pennello, su carta, lavorando tutti i tipi di ceramica possibile, su vetro, attraverso un obiettivo o una scelta collezionistica, nella certezza che se il mandato di dover trasmettere uno scorcio di bellezza è reale non può mancare il risultato.
Un risultato che colpisce ma al tempo stesso allieta, tale a quando si incontra un essere autenticamente bello, di un’avvenenza seducente ed elegante, mai eccessiva, che induce naturalmente a soffermarvisi.

Nella sua opera le grandi dimensioni pacificano, muovono l’animo dello spettatore al desiderio della contemplazione, viceversa le piccole esaltano nella vivace intesa fra linee e colori, generando l’urgenza del possesso e del contatto, complici i sopraffini supporti prescelti per valorizzarle.

Opere dell'artista: