È nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, che ha sede Imago galleria d’arte, nello specifico a Perugia, città di origine antichissima, prima sede degli Umbri, poi possesso degli Etruschi e dei Romani.
Scopriamo 5 curiosità che, forse, non conoscevi riguardo la città.
PERUGIA GRAZIE AD ULISSE
Un’antica leggenda, narrata da Bonifacio da Verona nel 1293, fa risalise la fondazione della città di Perugia alla figura mitologica di Ulisse il quale, dopo la distruzione di Troia, arrivò in Italia e, percorrendo all’insù il fiume Tevere, si fermò sul Colle Landone dove fondò la città.
IL GRIFONE SIMBOLO DELLA CITTA'
Corpo di leone e testa d’aquila, il grifone è simbolo della città da quando, secondo la leggenda, scorrazzava per le campagne della città e faceva razzia di bestiame; sciagura che la accomunava ad un’altra città, Narni, colpita ugualmente dalla famelicità del grifone.
Narni e Perugia decisero di unire le forze per sconfiggere il mostro, infatti successivamente decisero di adottarlo come simbolo eterno della propria storia.
I CICCOLATINI CAZZOTTI
Si avete letto bene, “Cazzotti”! Forse non ne avevate mai sentito parlare proprio perchè, il famoso cioccolatino della nota azienda dolciaria Perugina, non divenne così famoso da subito; il nome venne scelto per la sua forma irregolare, ma si decise di cambiarlo per via del poco successo che questo cioccolatino riscontrò.
Possiamo tutti convenire che “Bacio” è un nome che rende davvero più appetibile un cioccolatino, e la sua notorietà in tutto il mondo, ne è chiara dimostrazione.
RAFFAELLO E LA PALA DELLA REDENZIONE
Delle nozze di sangue si celano dietro la commissione da parte di Atalanta Baglioni a Raffaello di questa pala: il giovane Grifonetto approfittò di una notte di banchetti per uccidere gli uomini della famiglia, con il fine di prendere il potere; Giampaolo riuscì a sfuggirne e, con il consenso di della madre, uccise Grifonetto.
Atalanta commissionò così una pala in memoria e per la redenzione dei peccati del figlio sanguinario, identificato nel giovane che sorregge il corpo del Cristo morto.
L'OCCHIOLINO DI SAN COSTANZO
C’è una tradizione, a Perugia, che ruota attorno ad un affresco ed è la base di un dolce tipico del territorio.
Nella chiesa di San Costanzo si trova l’affresco dedicato al Santo patrono della città.
La tradizione vuole che le giovani della città si appellino all’affresco per capire se nel corso dell’anno a venire si sposeranno: la figura del Santo, infatti, farà o meno l’occhiolino (pare che sia in realtà un effetto ottico dato dal modo in cui la luce colpisce il dipinto) alle giovani. Se entro l’anno nessuna proposta di matrimonio sarà pervenuta, i fidanzati dovranno consolarle con il famoso torcolo.