“Faceva il tempo / le sue finte. / Appoggiava spenti frutti / nel marcio. Dipingeva scenari. / Come osava il tempo come segnava / sui volti il suo gioco / sui volti sui musi / nei tronchi. Eppure c’erano / istanti d’oro e ancora ci sono / e smascherano quel suo / lavoro finto / strappi in quel suo velo / agili decori – capolavori”.
Mariangela Gualtieri
Le nuove opere di Silvia Grandi ci parlano di un mondo interiore, di un tragitto autentico, non lineare, che contempla l’imprevisto. In questo viaggio, scandito da gesti, segni, texture, ogni scelta viene rispettata, la linea descrive una volontà compositiva solida e matura. Il ritmo descrive solchi che potrebbero essere confini di pietra come di ossa, profili di volti come di catene montuose, sostenute da scelte cromatiche convergenti, gentili ma fortemente espressive, che inducono ad una morbida contemplazione in un complessivo equilibrio di forze.